Livorno. Non l’hanno chiamato Telepass perché è un marchio registrato altrui ma renderebbe bene l’idea: il camion transita al varco portuale in uscita senza dover aspettare i tempi morti della burocrazia dei controlli. Già, ma i controlli? L’import-export attraverso le banchine ha sempre avuto questo problema: come far sì che il flusso delle merci sia il più rapido possibile e, al tempo stesso, come tenere in piedi il sistema di verifiche che permette di controllare il rispetto di regole e requisiti. L’Authority ce l’ha fatta puntando sulla tecnologia: un’accoppiata di software che Palazzo Rosciano aveva già e che, grazie al mix, pensano a fare il lavoro senza obbligare il camion a fermarsi e aspettare. Paolo Cioni, che nella squadra dell’istituzione portuale è il responsabile settore controllo attività in porto, racconta dal giornale on-line dell’Authority, “Port news”, che «abbiamo completamente digitalizzato le pratiche, mettendo semplicemente in sinergia due strumenti operativi già da tempo collaudati. Il mix riguarda: da un lato, il sistema Gts3 che da quattro anni permette di avere in tempo reale tutti i dati di un veicolo e di chi lo guida; dall’altro, il Tpcs (Tuscan Port Community System), altro programma che in via telematica acquisisce dalle comunicazioni degli spedizionieri tutte le informazioni sulla merce che sta viaggiando. Ne è nato il “Monitor Doganale” che all’apparato di controllo offre all’istante l’intera gamma dei dati che identificano il veicolo, il conducente e la merce a bordo. Invece finora l’autotrasportatore doveva lasciar lì il veicolo, infilarsi sul marciapiedino fra le corsie, arrivare alla postazione, consegnare le carte con i dati della bolletta (numero container, numero della bolletta e codice di svincolo), aspettare il disbrigo della pratica e, quando tutto è pronto, tornarsene al camion e andarsene via, lasciando la trafila a chi segue. Il direttore commerciale di Tdt, Beppe Caleo, indica i tempi in dettaglio: se in media ci vogliono 18 minuti da quando il camionista entra al varco in entrata a quando il contenitori è caricato sul semirimorchi, in precedenza bisognava sommare per uscire un’altra ventina di minuti a motivo delle code. Non è un mistero che il tran tran di attese e mugugni avesse dato luogo a proteste: se aggiungiamo al conto anche le limitazioni delle regole anti-contagio durante l’emergenza Covid, ecco che si capisce come mai gli autotrasportatori abbiano in certi casi fatto fuoco e fiamme per via proprio degli assurdi tempi morti a causa delle code che tutto questo generava. Forse si peccherebbe di ottimismo a dire che saranno azzerati i tempi morti (la stessa Authority dice che saranno eliminati «quasi del tutto»), ma certo l’identikit delle nuove procedure fa immaginare un salto di qualità in termini di efficienza se è vero che dall’Authority dicono che con questa novità tecnologica l’attraversamento di varchi come il Galvani o il Darsena Toscana avvengono in «poco meno di un minuto», con un tracciamento «completamente digitale» e senza neanche che il conducente sia costretto a scendere dal camion. Tutto nasce dal confronto, anche piuttosto accesso, che nell’estate scorsa aveva visto soprattutto il fronte dell’autotrasporto ma anche gli operatori delle spedizioni, delle agenzie marittime e dei terminal incalzare Palazzo Rosciano: figurarsi che era stato perfino minacciato lo stop totale della movimentazione di container dai terminal labronici se non si fossero trovate soluzioni. «Alla comunità portuale abbiamo dato soluzioni che hanno risolto problemi che andavano avanti da tempo», dice il presidente dell’Authority, Luciano Guerrieri: non tutto è risolto ma «passo dopo passo ce la facciamo grazie alla collaborazione fra tutte le parti in causa». L’Authority aveva messo in campo il confronto coordinato dal numero due Matteo Paroli: è proprio quest’ultimo a preannunciare l’intenzione dell’Authority di migliorare i tempi anche riguardo ai prodotti ortofrutta freschi coordinando al meglio i controlli fitosanitari e di qualità. «Eravamo arrivati al colmo della sopportazione», dice il fronte della protesta per bocca di Alessandro Longobardi, coordinatore di Cna Trasporti: si sono ridotti i tempi, è la riprova che «con il confronto fra le parti i problemi possono essere risolti positivamente». M.Z.

Fonte: Il Tirreno