Nel terminal container livornese di GIP è cambiato il mix fra gateway (crescita
dell’import ed export di container pieni) e traffico di transhipment (in riduzione)
di Angelo Scorza
Non cambia niente ma anzi, cambia tutto in Darsena Toscana. Il totale dello scorso anno è stato di 468.942 TEUs, con una perdita di pochissime centinaia di TEUs rispetto al 2020 (469-498 TEUs). Nel 2021 il traffico di container al TDT è rimasto solo apparentemente immutato, perché se è vero che i volumi sono rimasti praticamente analoghi, le ragioni di scambio sono state piuttosto diverse rispetto all’anno precedente, come conferma a Ship2Shore il top management aziendale.
“In sostanza, a livello assoluto, il volume del 2021 è pressoché identico a quello del 2020. Ma è stato invece il mix a registrare andamenti divergenti, con una importante crescita del traffico di regime di gateway (import ed export, in particolare di container pieni) ed in parallelo una riduzione del traffico di transhipment” spiega l’Amministratore Delegato Marco Mignogna.
In dettaglio il traffico di destinazione finale (quello più ricco e significativo per il territorio su cui insiste il terminal, e che dà la reale percezione della importanza della facility portuale come bocca di fuoco al servizio di industria e consumatori) è cresciuto da 267.706 TEUs a 292.965 TEUs, mentre quello di trasbordo è diminuito in 12 mesi da 201.792 TEUs a 175.977 TEUs.
“Tale cambio della combinazione tra le due tipologie di traffici è dovuto principalmente all’ingresso del servizio Med-USEC di THEA/Ocean Alliance a partire da maggio 2021 e del servizio WAF di MSC a partire da fine novembre”. Il manager sottolinea la piena soddisfazione per il risultato raggiunto. “Il 2021 è visto come un anno di crescita per TDT dal punto di vista commerciale, grazie ai nuovi servizi di cui sopra, ed anche sociale, per effetto del rinnovo del contratto integrativo aziendale, siglato ad inizio dicembre, che ha ridisegnato l’organizzazione del lavoro e definito nuovi criteri di flessibilità per meglio rispondere al mancato rispetto delle schedule delle navi, oramai diventato, purtroppo, una costante nel nostro settore”.
A livello di investimenti, la società labronica del Gruppo GIP sta continuando nel rinnovo della flotta di carrelli elevatori e sotto il profilo dell’hi-tech: “l’integrazione di sistemi OCR nel nostro TOS ci ha consentito di automatizzare alcuni processi operativi, spostando la relativa supervisione negli uffici a garanzia di un miglioramento della sicurezza e della qualità delle condizioni di lavoro dei nostri dipendenti” prosegue ancora Mignogna, che opera in connubio con un supervisor esperto quale Marco Conforti, per molti anni al VTE di Genova.
“Come ultima nota siamo particolarmente contenti che il 2021 si sia concluso con ‘zero’ infortuni sul lavoro, risultato importante che ci incoraggia nel continuare a lavorare ed investire per il continuo miglioramento della sicurezza sul lavoro portuale”.
Anno | Volumi (TEU) | IMP/EXP | T/S |
2020 | 469.498 | 267.706 | 201.792 |
2021 | 468.942 | 292.965 | 175.977 |
Fonte: Ship2shore 10/01/2022